La legge è uguale per tutti, ma non tutti siamo uguali

Mitchell McDeere rappresenta il sogno americano: nato da una famiglia della quale preferisce dimenticarsi, si sta laureando in legge ad Harvard, brilla per intelligenza ed è corteggiato dai più importanti studi di avvocatura del paese, fino a quando non arriva un’offerta impossibile da rifiutare. Così, in accordo con la moglie Abby, decide di avviare la sua carriera in un prestigioso studio legale di Memphis.

L’evolversi della sua vita non conosce ostacoli, almeno fino a quando un’ombra si proietta cupa sullo studio in cui lavora. Alcuni soci sono scomparsi in situazioni misteriose, inspiegabili, successivamente al ritrovamento di alcune parcelle e documenti che porrebbero lo studio in una posizione tanto scomoda quanto pericolosa. Mitch si trova dunque di fronte a un bivio, a una domanda tanto etica quanto professionale, che lo induce a un tormento interiore e che culmina con la scelta coraggiosa di indagare. Comincia così un’estenuante ricerca della verità che lo porterà ad incrinare il rapporto con la moglie Abby, ritrovare suo fratello e rischiare la sua vita.

Tom Cruise ha conquistato il pubblico con una reputazione monumentale di tombeur de femmes, nomea che lo ha accompagnato nella sua carriera e che ancora oggi, al solo ricordo di Top Gun, rievoca un sentimento di adrenalina e fascino. Nel 1993 Pollack decide di scommettere su di lui per affidargli le chiavi del film, in un ruolo che maneggia con cura e assoluta fermezza, trovando una chiave di lettura del protagonista incredibilmente centrata ed equilibrata. Il volto angelico e l’aspetto pulito dell’attore sono il ritratto di Mitch e dei suoi giovani anni da studente universitario, senza mai nascondere la forza e la determinatezza di una personalità aggressiva, ferma e decisa. La regia ritma la storia con suspense ed azione, trasformando il romanzo di John Grisham in un film ancora oggi dinamico, avvincente e ben architettato. La colonna sonora, d’altra parte, cadenza il film e ne scandisce tempi e caratteristiche, trasformandosi in un narratore extradiegetico che accompagna con tensione l’evolversi della storia.

Il socio è un’opera capace di affascinare, avvincere ed emozionare mescolando con cura il legal drama all’action adrenalinico. La paura si mescola così alla speranza interrogando lo spettatore sulle scelte del protagonista con il quale finisce per immedesimarsi. Etica e libertà sono il trofeo in palio, Mitch ne è consapevole ed è disposto ad ogni cosa per appropriarsene, combattendo con ogni mezzo affinché siano i suoi valori ad imporsi in un concerto di menzogne, cospirazioni e vendette. Denaro, potere e fama sono gli ingredienti perfetti per un concretato di ipocrisia al quale il giovane neolaureato cerca di rispondere seguendo però le proprie regole.

A cura di Alessandro Benedetti